3 giugno 2016

Alice through the looking glass di Alessia Coppola (Recensione)

Buon pomeriggio a tutti, è da qualche giorno che ho terminato la lettura di questo libro ma non ho voluto recensirlo subito per ponderare ciò che vi avrei detto a riguardo. 
Prima di parlarvi di quest'opera vi invito a dare un'occhiata ad Alice from Wonderland e allo spin - off dedicato ad Algar dal titolo: Blue Dream, detto ciò vi invito a continuare a leggere per immergervi in un mondo "matto"... o forse varcare una porta magica? mah, chi lo sa!


Alice through the looking glass
Alessia Coppola
Steampunk/Fantasy
Pagine 240
Prezzo 2,99 ebook (gratis per kindle unlimited)
Data di uscita 17 maggio
C’è un mondo alla rovescia oltre lo specchio, un luogo oscuro in cui dimorano le ombre e una regina dal cuore nero: Mechanicland, il Regno di Ferro.
Alice è la sola che può sconfiggerlo, la sola a possedere la chiave. In una lotta a cavallo tra le due dimensioni, scoprirà il coraggio e il valore.
Ma ci sarà qualcuno ad aiutarla, un principe misterioso e la sua corte di fate.
 
Non fidarti di Black Hat. Qualcuno aveva parlato. Puntai i palmi contro il petto di Edmund e lo feci sollevare. «Hai sentito anche tu?» chiesi, preoccupata.

«Cosa?» Sembrò gli costasse molto distogliere le mani.

«Qualcuno ha parlato.»

«Alice, non c’è nessuno in questa stanza, a eccezione di me e te.»

Si tuffò di nuovo sul collo, lasciando piccoli baci che mi fecero venire la pelle d’oca. Mi prese la mano e la portò sopra la mia testa, fermandola in una presa salda, ma delicata.

«Black Hat», mormorai.

«Cosa?» Si ritrasse di scatto. Gli vidi un lampo negli occhi che mi fece trasalire.

«Chi è?» domandai, sollevandomi.

«Come conosci questo nome?»

Mi sentii imbarazzata e impaurita. «Che ti prende?»

Edmund si sistemò la giacca e si alzò, lasciandomi distesa con il fiato spezzato. Si guardò intorno e andò verso la finestra, scostando una delle tende e guardando fuori. A grandi falcate si diresse verso la porta.

«Dove vai?»

Non rispose.
Lo vidi sparire dietro la porta. Che gli succedeva? Non era il ragazzo di sempre. Quel nome lo aveva agitato. A chi apparteneva? Chi mi aveva parlato? Black Hat tenterà il tuo cuore fino a farlo cedere. Attenta, Alice.

Il petto suonò un battito sordo. Il torace mi si abbassava e sollevava sotto la spinta di convulsi respiri. Aprii la finestra e mi sporsi, annegando nella visione lugubre che incombeva all’orizzonte.
 
Abbiamo lasciato Alice assieme alla sua compagnia di matti, ed assieme a questi intraprende il viaggio che la condurrà verso il varco che la porterà finalmente a Wonderland.
Sarebbe bello se vi dicessi che ci riesce, ritrova il suo mondo, e vissero tutti felici e contenti. No, non vi dirò affatto questo, ma come la scorsa volta vi darò solo degli indizi, degli stralci di questa storia, vi farò dei nomi, starà a voi stessi scoprire come la Coppola ha tessuto questa nuova ragnatela, già perchè è questo che fa Alessia Coppola con i suoi romanzi, tesse una ragnatela in cui noi stessi vi entriamo e rimaniamo intrappolati da ciò che riesce a creare con due soli ingredienti: Inchiostro e fantasia.

Vorrei inoltre complimentarmi con l'autrice per le citazioni scelte, sono molto coerenti con il capitolo e sono grandi insegnamenti che ciascuno di noi dovrebbe sempre tenere in considerazione.

Il mondo in cui Alice si troverà sarà un mondo onirico, il mondo dei sogni, che spesso altro non sono che il riflesso delle nostre paure, ed è così che nascono quelli che noi tutti chiamiamo Incubi.
 
 
Lawrence agitò un pugno e aprì il palmo, da cui si propagò
una nuvola densa di vapore. Vi soffiò sopra e la polvere mi invase,
impedendomi di vedere. «Davanti a te hai quattro porte.
Scegli quella giusta o sarà la morte.»
Appena il
fumo si dissolse, apparvero davanti a me quattro porte sospese
nel vuoto. Ciascuna aveva inciso un seme delle carte: Picche,
Fiori, Cuori e Quadri. Lui fece un inchino e mi invitò a
scegliere.
Lui sorrise. «Cuori è un altro dei regni che resiste a Picche.
Ricordi le quattro porte nel labirinto?»
Riformulai l’immagine, ricordandomi i semi delle carte impressi.
«Dietro ciascuna c’è un regno della tua mente», spiegò Iridius.
«In realtà dovrebbe essere un unico regno, Wonderland.
Ma, come ti ho detto, il potere oscuro di Nera lo ha corrotto.
Qui sei a Fiori, il mio Regno incontaminato, in cui tutto è come
lo ricordavi a Wonderland, solo più incantato.»
«Cosa c’è dietro le altre porte?»
«Dietro Picche c’è Mechanicland, come avrai capito. È stato
il primo varco che hai superato per errore. Dietro Quadri ci
sono tutti i sovrani e dignitari di Corte di Wonderland. Hanno
paura, si nascondono, hanno smesso di combattere da tempo. E
infine…» Soffiò una nuvola di fumo, che prese la forma di un
cuore rosso. «Qui dentro trovi il regno dei ricordi. Qui dimora
il tuo passato. È un regno senza sovrani né sudditi. In realtà si
tratta solo di un giardino in cui crescono fiori e frutti custodi di
memorie.»

Quattro porte quindi si parano d'avanti ad Alice, ciascuna delle quali custodisce un mondo, le porte però fanno parte del cosmo che appare ogni qualvolta Alice serra le palpebre e chi meglio di Lui può trovare soluzione al problema?
«È qui che tiene il suo seminario il Dottor Freud?» chiese
Rupert a uno studente
Freud si sedette su una poltrona di fronte a un lettino. «Allora,
chi di voi ha bisogno del mio aiuto?»
Indietreggiai.
«A giudicare dal suo atteggiamento direi che si tratta della
ragazza.»
«Ha disturbi del sonno, dottore», intervenne Rupert.
«Il sonno è la via regia che conduce all’inconscio. E le donne…
che continente oscuro. Ogni volta che tento di penetrarne
le menti, mi ritrovo sconfitto davanti alla moltitudine dei loro
pensieri. Sieda lì, signorina…»

Forse però l'unica soluzione per salvare i suoi amici e salvare se stessa, è combattere, ma sarà lei la sola a poter raggiungere la vittoria o la disfatta, con il sostegno di un unico principe IRIDIUS.

Lui mi affiancò e vidi il suo riflesso accanto al mio. Contrariamente
al principe bellissimo che appariva ai miei occhi, lo
specchio mostrava semplicemente una farfalla dalle ali blu.
Mi voltai incredula verso di lui. «È questo ciò che sei?»
Lui guidò con le dita il mio mento verso la superficie. «Non
soffermarti alle apparenze.»
«Hai detto che questo specchio mostra ciò che realmente siamo.
»
«Chiediti cosa rappresenti quella farfalla.»
Mi fermai a riflettere. Avrebbe potuto incarnare molteplici
valori. «Uhm… libertà, spensieratezza, leggerezza?»
Lui scosse la testa. «Di cosa ha bisogno un cuore per vincere il buio? Cosa spinge gli uomini a credere? Cosa li tiene in
piedi?» mi chiese, mostrandomi in una sfera di fumo scene del
mondo reale, scene di guerra, paura e solitudine. L’ultima fu
quella di un bambino con il naso verso le stelle e le mani giunte
in preghiera. Avevo capito.
«La fede, la speranza. Abbiamo bisogno di questo.»
Fece un passo verso di me e si accostò tanto al mio viso che
ebbi l’impressione che volesse baciarmi. Invece protese la bocca
verso il mio orecchio e sussurrò: «Io sono questo.»
Iridius era la speranza di Wonderland e io la sua condottiera.

Come finirà la storia spetta a voi scoprirlo, io posso solo lasciarvi un ultimo messaggio:
Non nella forma che avrei voluto, ma una parte di me sarà
con te.
Sarò sempre la tua speranza.
La farfalla palpitò sulla sua spalla. La guardai con tenerezza
e commozione. «E grazie a te, Iridius…» mormorai.




 

4 commenti:

  1. La tua recensione, mi ha incuriosita molto, qualche mese fa, lessi Alice from wonderland, credo che presto, leggerò anche questo. 😃

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  2. La tua recensione, mi ha incuriosita molto, qualche mese fa, lessi Alice from wonderland, credo che presto, leggerò anche questo. 😃

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  3. Grazie mille, sì sì, proprio un bel sequel, speriamo non sia finita qui.... quindi Ale mettiti subito all'opera, non puoi lasciarci così!

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